imposta pubblicità

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 12783 del 23/5/2018 – Sufficiente la disponibilità del mezzo pubblicitario

“In altri termini, presupposto dell’imposta di pubblicità non è la concreta utilizzazione del mezzo attraverso il quale il messaggio pubblicitario viene diffuso, bensì la disponibilità del mezzo medesimo da parte dell’impresa (nel caso di specie, superiore ai tre mesi) – anche a mezzo concessione – destinato al potenziale uso pubblicitario (in termini, Cass. n. 20873/2007).”

 

CONFORMI:

IMPOSTA PUBBLICITA’/AFFISSIONI – Cassazione – Ordinanza 12312 del 18/5/2018 – Affissioni eseguite fuori dagli spazi – Esenzione – Non dovuta

“Per quanto riguarda l’assunto secondo cui i messaggi di natura politica od ideologica non sono soggetti ad alcun pagamento di imposta, come è stato affermato dalla Corte Costituzionale (n. 89 del 1979 e n. 301 del 2000), la censura non è pertinente, riguardando tali decisioni l’imposta sulla pubblicità che la Corte Costituzionale ha ritenuto non dovuta per i messaggi cosiddetti ideologici e vertendosi, invece, nel caso in esame, nella diversa ipotesi di affissioni al di fuori degli spazi consentiti, la cui disciplina il giudice delle leggi ha ritenuto nel tempo sempre conforme a costituzione in quanto relativa alle modalità di esercizio del diritto (sent. n. 1/56; n. 48/64; n. 129/70; n. 89/79).”

Business illustrations by Storyset

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Preinsegne – Modalità di tassazione – Breve rassegna giurisprudenziale

Ancora una volta, la Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulle modalità di applicazione alle cosiddette  “pre-insegne”. Ribadiscono, i giudici della Cassazione, quanto già espresso con precedenti pronunciamenti (segnatamente con la  Sentenza n. 252 del 12/1/2012): 

“l’interpretazione sistematica della citata norma di cui all’art. 7, comma 1 e 2 del d. lgs. n. 507/1993, in relazione all’art. 6, comma 2 del citato decreto, che estende al soggetto nel cui interesse è diffuso il messaggio pubblicitario la solidarietà per l’obbligazione tributaria posta a carico del titolare o comunque di colui che ha la disponibilità del “mezzo pubblicitario”; previsione, quest’ultima, che, come espresso dalla succitata sentenza, non può che trovare «esclusiva giustificazione razionale nell’indissolubile legame tra “mezzo” e messaggio, pubblicitario individuato come fondamento del presupposto d’imposta”.

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

CORTE DI CASSAZIONE

CONFORMI:

COMMISSIONI TRIBUTARIE REGIONALI E PROVINCIALI

 

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Aumenti Tariffari e Sentenza Corte Costituzionale 15/2018 – Rassegna

 

#entratelocali #tributilocali #dirittotributario #dirittoamministrativo

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Sentenza 9935 del 20/4/2018 – Accertamento – Motivazione – Requisiti – Notifica – Modalità

“Non coglie, dunque, nel segno, la censura di cui all’ultimo motivo di ricorso, atteso che il principio espresso da questa Corte in tema di motivazione degli avvisi di accertamento, quanto al fine di porre l’interessato in condizione di conoscere i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche alla base della pretesa impositiva con quel grado di determinatezza e di intellegibilità tale da consentirgli un esercizio non difficoltoso del proprio diritto di difesa (cfr., tra le molte, Cass. 6 febbraio 2015, n. 16836; Cass. sez. 5, 24 luglio 2014, n. 16836), va rapportato alla diversa natura e funzione proprie di ciascun atto (cfr., tra le molte, Cass. sez. 5, 10 giugno 2009, n. 13395; Cass. sez. 5, 28 novembre 2014, n. 25329). A ciò consegue che, essendo il calcolo dell’imposta nella fattispecie in esame predeterminato per legge e non essendo possibile equivocare, alla stregua della diligenza media dell’operatore del settore, sul fatto che il numero (5) indicato negli atti notificati si riferisse non alle persone ma ai volantini — stante l’irrilevanza della quantità del mezzo diffusivo adoperato stabilita dalla stessa disposizione normativa — la sentenza impugnata ha correttamente ritenuto gli atti impositivi legittimi sotto il profilo del rispetto dell’obbligo motivazionale”

… le stesse Sezioni Unite di questa Corte (Cass. 20 Ric. 2015 n. 20149 sez. MT – ud. 07-02-2018 -4- luglio 2016, n. 14916) hanno provveduto, in generale, a ridisegnare in termini del tutto residuali la categoria dell’inesistenza delle notificazioni ad ipotesi che non sono in alcun modo riconducibili al caso di specie, riguardante impugnazione proposta nei termini avverso atti notificati presso sede secondaria della società. Il terzo, quarto e quinto motivo possono essere congiuntamente esaminati, essendo afferenti alla medesima circostanza.

CONFORMI: