CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – La nozione di insegna di esercizio secondo il Consiglio di Stato

Per insegna di esercizio va intesa l’insegna che risulti installata sulla sede dell’attività per individuare l’azienda nella sua dislocazione fisica, e che non contenga alcun elemento teso a pubblicizzare l’attività produttiva dell’impresa, limitandosi soltanto a segnalare la denominazione dell’impresa medesima, nel rispetto del dettato dell’art. 47 del D.P.R. n. 495 del 1992, quanto a dimensioni e luminosità (Cons. Stato, sez. IV, 28 giugno 2018, n. 3974; id. 25 novembre 2013, n. 5586).

ICI dovuta in caso di terreni soggetti a perequazione urbanistica

È su questi presupposti, che la giurisprudenza di legittimità ha affermato la tassabilità dei terreni oggetto di perequazione urbanistica ai fini ICI, stante la rilevanza, dal punto di vista tributario, della mera potenzialità edificatori

IMU/ICI – Incremento valore immobile – Sufficiente l’avvio della procedura finalizzata all’edificabilità – Cassazione – Ordinanza 26897 del 5/10/2021

Proprio tenendo conto di tale autonomia, questa Corte ha evidenziato come anche il semplice avvio della procedura
amministrativa finalizzata alla edificabilità assume rilevanza ai fini impositivi, determinando un incremento di valore dell’immobile che costituisce manifestazione di ricchezza e capacità contributiva.

RIFIUTI – TARSU – Contraddittorio preventivo – Obbligo – Non sussiste – Cassazione – Ordinanza 26886 del 5/10/2021

Come emerge dal dato letterale della norma ora riportata, il Comune ha la possibilità di introdurre nel  procedimento di accertamento un contraddittorio preventivo per controllare i dati già in suo  possesso, ma non ha alcun obbligo in tal senso, né tantomeno sono previste sanzioni per la relativa omissione.

ICI – Enti ecclesiastici – Attività ricettive – Nessuna esenzione – CTR Sicilia – Sentenza 7549/13 del 6/9/2021

L’esenzione ICI per gli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici non si applica ai fabbricati che vengono normalmente utilizzati per lo svolgimento di attività ricettive.  L’esenzione è, infatti, subordinata oltre che al requisito soggettivo attestante che l’ente non abbia come oggetto principale o esclusivo l’esercizio di attività commerciale, anche al requisito oggettivo rappresentato dallo svolgimento esclusivo nell’immobile di attività di assistenza o di altre attività equiparate.