Modalità di prova della costituzione della servitù di uso pubblico della strada e “dicatio ad patriam”

Consiglio di Stato Sentenza 6846 del 12/10/2021

Si tratta di un assunto motivazionale inadeguato a sorreggere la decisione, in quanto la costituzione su una strada privata di una servitù di uso pubblico può avvenire o a mezzo della c.d. dicatio ad patriam, integrata dal comportamento del proprietario di un bene che metta spontaneamente ed in modo univoco lo stesso a disposizione di una collettività  indeterminata di cittadini, producendo l’effetto istantaneo della costituzione di servitù di uso pubblico, ovvero attraverso l’uso del bene da parte della collettività indifferenziata dei cittadini, protratto per il tempo di maturazione dell’usucapione ventennale.

A fronte, dunque, del sedime stradale privato, la prova dell’esistenza di una servitù di uso pubblico non può discendere da semplici presunzioni o dal mero uso pubblico di fatto della strada, ma presuppone un atto pubblico o privato, provvedimento amministrativo, accordo tra amministrazione e privato, testamento) o l’intervento dell’usucapione ventennale a condizione (in questo caso) della idoneità della strada a soddisfare esigenze di carattere pubblico (in termini Cons. Stato, V, 27 febbraio 2019, n. 1369; IV, 10 ottobre 2018, n. 5820).

Ai fini ICI rileva soltanto la la classificazione A6 o D10 e non la effettiva destinazione degli immobili

  • Civile Ord. Sez. 5 Num. 29283 Anno 2021

    Per costante giurisprudenza di questa Corte non conta la destinazione effettiva degli immobili (tranne che nel caso di immobili non accatastati) ma conta soltanto la classificazione A6 (per l’abitativo ) ovvero D10 (per la destinazione speciale )

    Cassazione – Ordinanza 29283 del 21/10/2021

Il rinnovo o il rilascio del passo carraio prescinde dal classamento dell’immobile cui è destinato

In nessun modo, dunque, il rilascio o il rinnovo del varco di accesso appare subordinato alla tipologia di classamento dell’immobile (il quale assumerà, eventualmente, rilevanza nel distinto procedimento di autorizzazione all’esercizio di una determinata attività). Ne deriva che l’aver posto a fondamento del diniego di rinnovo dei ridetti passi carrabili motivazioni afferenti alla diversa questione della possibilità o meno di adibire l’immobile nella disponibilità della ricorrente all’attività di autorimessa pubblica configura una tipica ipotesi di sviamento di potere e determina l’illegittimità del provvedimento così adottato.

Dovuto il tributo sui RIFIUTI per un terrazzo pertinenziale del B&B

  • Sentenza del 20_09_2021 n. 708 – Comm. Trib. Reg. per la Liguria Sezione_Collegio 1

    Tale destinazione non può essere accettata per un immobile di proprietà di unaS.n.c., che per definizione non puòche operare come società commerciale e che, in base alla medesima dichiarazione di inizio attività, ha destinato l’abitazione, cui è accessoria l’area di cui si discute, a tale scopo . Area che, essendo una terrazza, è tipicamente impiegata quale luogo di ristoro e di riposo negli immobili destinati a
    ricezione turistica.

IMU – Agevolazione per affitto a canone concordato – Non accordabile in assenza di espressa comunicazione prevista dal Regolamento

In conclusione la Corte legittima tutti i casi in cui il Comune abbia previsto nel regolamento, o nella delibera di approvazione delle aliquote, l’obbligo di presentare una specifica comunicazione per beneficiare di una riduzione autonomamente disposta dall’ente.