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TARI – CTR NA – Sentenza 169 del 12/1/2021 – Accertamento – Giudicato esterno ed onere della prova

…la contribuente non ha dimostrato la sussistenza del presupposto dell’esenzione, non avendo parte appellata prodotto alcuna documentazione attestante lo smaltimento “in proprio” dei rifiuti industriali…

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Decorrenza della rendita catastale a seguito di sentenza passata in giudicato

”In tema di ICI la sentenza passata in giudicato che determina la misura della rendita catastale rappresenta l’unico dato da prendere in considerazione ai fini dell’individuazione della base imponibile, in quanto, a seguito dell’accertamento giudiziale definitivo, essa costituisce l’unica rendita valida ed efficace ai fini dell’applicazione
dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. 30 dicembre 1992 fin dal momento dell’attribuzione della rendita impugnata, atteso che gli effetti di ogni provvedimento giurisdizionale retroagiscono al momento della domanda. Ne consegue che per l’annualità in cui interviene il giudicato, ove si accerti che a tale momento esistevano già le condizioni richieste per l’emanazione del provvedimento, la base imponibile è quella determinata con il provvedimento giudiziale”.

IMU – Abitazione principale – Requisiti dimostrabili per ogni annualità – CTR CAMPANIA – Sentenza 785 del 26/1/2021

Nella fattispecie, l’accertamento compiuto dal giudice tributario nella diversa annualità, sul cui passaggio in giudicato
non vi è contestazione, non può essere esteso agli anni successivi in quanto tale valutazione non investe un
elemento costitutivo della fattispecie a carattere stabile o tendenzialmente permanente e comune ai vari periodi di
imposta, posto che sia le condizioni di erogazione del servizio sia le concrete modalità di attuazione dello stesso
costituiscono circostanze mutevoli nel tempo che richiedono di volta in volta una verifica ed un accertamento per
ciascun periodo di imposta.

Illegittima la cartella se l’accertamento è stato annullato con sentenza

è pacifico che, in tema di riscossione dei tributi, l‘iscrizione a ruolo e la cartella di pagamento divengono illegittime a seguito della sentenza che, accogliendo il ricorso proposto dal contribuente, annulla l’atto impositivo da esse presupposto, poiché tale pronuncia fa venir meno, indipendentemente dal suo passaggio in giudicato, il titolo sul quale si fonda la pretesa tributaria, privandola del supporto dell’atto amministrativo che la legittima ed escludendo, quindi, che essa possa formare ulteriormente oggetto di alcuna forma di riscossione provvisoria