2021

TARSU – Variazione tardiva – Non retroattiva – CTR Sicilia – Sentenza 3005 del 8/6/2020

“…il Collegio rileva che le denunce di variazione prodotte in ritardo non possono mai avere effetto retroattivo. Infatti la riduzione della superficie dell’immobile, per pagare un importo minore a titolo di tassa sui rifiuti, deve essere dichiarata tempestivamente.”

TARI – Tariffe – Agriturismo – Non equiparabili ad alberghi – CTP PE – Sentenza 202 del 28/10/2020

Ringraziamo il Dott.Daniele Brancale per la preziosa segnalazione ed il gradito contributo

…Sulla base della ricostruzione normativa, quindi, appare evidente che l’equiparazione operata dal Comune, tra attività di agriturismo e attività di natura commerciale tra la quale rientrano certamente quella dei ristoranti, pub e osterie, è illegittima poiché implica una presunzione di equivalenza di condizioni soggettive, a fronte di norme che invece differenziano le due fattispecie, sia dal punto di vista dello statuto imprenditoriale che delle finalità dell’attività svolte…

ACCERTAMENTO – Omesso versamento – Sanzione – Continuazione – Non si applica – CTR BASILICATA – Sentenza 124 del 12/11/2020

Massima:
Le violazioni tributarie inerenti il mancato o tardivo versamento dell’imposta derivante dalla dichiarazione fiscale non sono soggette all’istituto della continuazione di cui all’art. 12, comma 2, D.Lgs. n. 472/97, perché questo concerne violazioni potenzialmente incidenti sulla determinazione dell’imponibile o sulla liquidazione del tributo, mentre il ritardo o l’omissione è una violazione riguardante l’imposta già liquidata, per la quale l’art. 13, D.Lgs. n. 471/97 dispone un trattamento sanzionatorio proporzionale ed autonomo per ciascun mancato pagamento.

IMU – Abitazione principale – Requisiti dimostrabili per ogni annualità – CTR CAMPANIA – Sentenza 785 del 26/1/2021

Nella fattispecie, l’accertamento compiuto dal giudice tributario nella diversa annualità, sul cui passaggio in giudicato
non vi è contestazione, non può essere esteso agli anni successivi in quanto tale valutazione non investe un
elemento costitutivo della fattispecie a carattere stabile o tendenzialmente permanente e comune ai vari periodi di
imposta, posto che sia le condizioni di erogazione del servizio sia le concrete modalità di attuazione dello stesso
costituiscono circostanze mutevoli nel tempo che richiedono di volta in volta una verifica ed un accertamento per
ciascun periodo di imposta.

IDRICO – Al giudice ordinario la controversia sulla fornitura – TAR NA – Sentenza 3496 del 3/8/2020

Ogni decisione in ordine alla sussistenza o meno di un obbligo, in capo al Comune, di stipulare il contratto di utenza (segnatamente,di acquisto all’ingrosso della risorsa idrica in veste di distributore), alla responsabilità precontrattuale del Comune stesso, alla asserita violazione degli obblighi di buona fede, di protezione e di informazione ai sensi degli articoli
1175 e 1375 del codice civile pertiene, dunque, all’Autorità giurisdizionale ordinaria.