2021

RIFIUTI – TARSU – Contraddittorio preventivo – Obbligo – Non sussiste – Cassazione – Ordinanza 26886 del 5/10/2021

Come emerge dal dato letterale della norma ora riportata, il Comune ha la possibilità di introdurre nel  procedimento di accertamento un contraddittorio preventivo per controllare i dati già in suo  possesso, ma non ha alcun obbligo in tal senso, né tantomeno sono previste sanzioni per la relativa omissione.

ICI – Enti ecclesiastici – Attività ricettive – Nessuna esenzione – CTR Sicilia – Sentenza 7549/13 del 6/9/2021

L’esenzione ICI per gli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici non si applica ai fabbricati che vengono normalmente utilizzati per lo svolgimento di attività ricettive.  L’esenzione è, infatti, subordinata oltre che al requisito soggettivo attestante che l’ente non abbia come oggetto principale o esclusivo l’esercizio di attività commerciale, anche al requisito oggettivo rappresentato dallo svolgimento esclusivo nell’immobile di attività di assistenza o di altre attività equiparate.

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IMU – Mutamento della destinazione urbanistica del fondo – Dovuta – CTP Milano – Sentenza 3250/10 del 20/7/2021

Il mutamento della destinazione urbanistica, che si concretizza nell’attribuzione del diritto edificatorio sull’intera superfice, consente sempre all’ente impositore di chiedere la maggiore imposta a titolo di IMU. La società contribuente era proprietaria di un’unità immobiliare comprensiva anche di un piazzale asservito al deposito e aveva versato l’IMU senza tenere conto dell’intervenuta modifica della destinazione urbanistica che inquadrava diversamente l’intero fondo.

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CANONE UNICO – Suolo pubblico – Servitù di uso pubblico per “dicatio ad patriam” – Cassazione – Ordinanza 26226 del 28/9/2021

Secondo la giurisprudenza di legittimità (Cass., Sez. 1, 11 marzo 2016, n. 4851), la cosiddetta dicatio ad patriam, quale modo di costituzione di una servitù di uso pubblico, consiste nel comportamento del proprietario che, seppure non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, metta volontariamente, con carattere di continuità (non di precarietà e tolleranza), un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un’esigenza comune ai membri di tale collettività uti cives, indipendentemente dai motivi per i quali detto comportamento Venga tenuto, dalla sua spontaneità’ e dallo spirito che lo anima.

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