Giugno 2021

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IMU – Abitazione principale – Esenzione – Condizioni e requisiti

Ciò comporta la necessità che, in riferimento alla stessa unità immobiliare, tanto il possessore quanto il suo nucleo familiare dimorino ivi stabilmente e vi risiedano anagraficamente. Il contribuente non può, quindi, applicare le agevolazioni per più di una unità immobiliare, a meno che non abbia preventivamente proceduto al loro accatastamento unitario.

IMU – Immobile occupato abusivamente da coniuge separato non assegnatario – Cassazione – Ordinanza 17412 del 17/6/2021

Va altresì premesso che la giurisprudenza di questa Corte ha ripetutamente affermato che in tema di ICI, il coniuge al quale sia assegnata la casa di abitazione posta nell’immobile di proprietà (anche in parte) dell’altro coniuge non è soggetto passivo dell’imposta per la quota dell’immobile stesso sulla quale non vanti il diritto di proprietà ovvero un qualche diritto reale di godimento, come previsto dall’art. 3 del d.lgs. n. 504 del 1992, poiché con il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o di divorzio, viene riconosciuto al coniuge un diritto personale atipico di godimento e non un diritto reale, sicché in capo al coniuge non è ravvisabile la titolarità di un diritto di proprietà o di uno di quei diritti reali di godimento, specificamente previsti dalla norma, costituenti il presupposto impositivo del tributo. ( da ultimo Cass 7395/19).

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IMU – Società gestione risparmio – Esenzione – Dovuta – Cassazione – Ordinanza 17124 del 16/6/2021

Ne deriva che le società di gestione del risparmio, come la SGR spa, non possono essere, in linea di principio, soggetti passivi del tributo in esame, dovendo il relativo pagamento essere domandato ai soggetti che hanno in uso i beni di cui all’articolo 4, comma 2 ter, del d.l. n. 351 del 2001 e che li ricevono in assegnazione dall’Agenzia del demanio.

TARI OPIFICI INDUSTRIALI: NESSUN PRELIEVO PER LE AREE PRODUTTIVE DI “RIFIUTI SPECIALI” di Daniele Brancale

https://www.danielebrancale.it/tributi-locali/tari-opifici-industriali-nessun-prelievo-per-le-aree-produttive-di-rifiuti-speciali.html

Il tema della tassazione, ai fini TARI, degli immobili adibiti ad Opifici industriali (cat. catastale D1), rappresenta da sempre una delle questioni più annose e dibattute presso le aule delle Commissioni Tributarie.

Tale circostanza – inutile negarlo – risulta diametralmente connessa all’enorme susseguirsi di vari provvedimenti normativi che, di volta in volta, hanno mutato (per non dire, stravolto) la disciplina regolante la materia della tassazione necessaria a finanziare l’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte degli enti locali.

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TOSAP – Aree di sosta – Gestione in concessione – Dovuta – Cassazione – Ordinanza 16874 del 15/6/2021

Le considerazioni sopra esposte consentono di concludere nel senso che in tema di TOSAP il contratto che interviene tra il proprietario
di una area (Comune) e il concessionario del servizio di parcheggio deve intrepretarsi con una lettura complessiva delle clausole per verificare se oltre alla gestione del servizio sia stata affidata anche la detenzione e custodia di tutta o parte della aree destinate a parcheggio, sì che possa considerarsi sussistente il presupposto impositivo del tributo in oggetto, costituito dalla occupazione di una bene del patrimonio o del demanio comunale con sottrazione all’uso pubblico, presupposto invece insussistente qualora si verifichi che l’area resta sottoposta ad un’occupazione temporanea ad opera del singolo utente e non della concessionaria.