imposta pubblicità

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 5930 del 3/3/2020 – Distributori carburanti – Fascioni – Imponibilità

“Nella specie la CTR, motivando adeguatamente sul punto, ha rilevato che “il potere evocativo del colore del marchio di fabbrica è sintomatico del marchio pubblicizzato, indipendentemente dal fatto che anche altri marchi possano utilizzare lo stesso colore, atteso che l’identità della dimensione dell’impianto pubblicitario e il colore giallo dell’impianto consentono al fascione e alla pensilina di svolgere quella forma evocativa che è propria del messaggio pubblicitario. Nell’ipotesi in causa, il fascione è destinato contestualmente sia a reggere la pubblicità sia ad altre funzioni. In altri termini, occorre distinguere ciò che fa parte del mezzo pubblicitario da ciò che non ne fa parte. Sicuramente, nel caso di specie, ne fa parte tutto ciò che collega graficamente il mezzo al messaggio, in riferimento alle dimensioni, alle caratteristiche del colore giallo utilizzato, alla funzione grafica del logo aziendale esposto.”

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

 

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Società sportive dilettantistiche – Esenzione – Condizioni – Cassazione – Ordinanza 2184 del 30/1/2020

…In conclusione gli enti di cui al primo comma dell’art.90 della legge 289/2002 vanno esenti da imposta sulla pubblicità laddove effettuino in modo diretto propaganda della propria attività al fine di ampliare la base dei propri associati e dei propri soci e di diffondere, così, l’attività sportiva dilettantistica…

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 308 del 10/1/2020 – Foto dal web – Prova

“In particolare, si è ritenuto che in tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’art. 2712 c.c. il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta. (Cass 17526/16).”

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Regolamento comunale – Divieti – Legittimità – Consiglio di Stato – Pronuncia Adunanza Plenaria – 2885 del 15/11/2019

“Da una piana lettura del testo appare condivisibile la lettura della disposizione fornita dal Ministero, secondo la quale, in sostanza, l’inciso “ove consentito dai regolamenti comunali” legittima l’ente locale, nell’esercizio della propria potestà normativa, a individuare possibili nuove ipotesi di divieto. Da ciò discendono, ad un tempo, l’infondatezza della doglianza avverso il Regolamento e la legittimità del provvedimento di diniego impugnato, che è fondato esclusivamente – ma ciò basta – sulla violazione del suddetto Regolamento comunale.”

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Silos e macchine di cantiere – Imponibilità – Cassazione – Ordinanza 16793 del 15/6/2021

CONFORMI:

“”Il presupposto dell’imposta sulla pubblicità va ricercato nell’astratta potenzialità del messaggio pubblicitario, in rapporto all’ubicazione del mezzo, di far conoscere indiscriminatamente alla massa di possibili acquirenti ed utenti il nome, l’attività ed il prodotto di un’azienda (Cassazione, sentenze nn. 27497/2014, 15654/2004 e 8658/2015). Come è noto, la misura dell’imposta relativa alla pubblicità contenente la riproduzione del marchio commerciale, va calcolata, ai sensi del D.Lgs. 15 novembre 1993, n.507, art. 7, comma 1, sulla base delle dimensioni dell’intera superficie dell’installazione pubblicitaria, comprensiva anche della parte non coperta dal marchio, se quest’ultima abbia – per dimensioni, forma, colore, mancanza di separazione grafica rispetto all’altra – le caratteristiche proprie o della componente pubblicitaria aggiuntiva vera e propria ovvero quelle di una superficie estensiva del messaggio pubblicitario (C. 15201/04, 7031/02). il Dm Mef 26 luglio 2012 non esclude a priori l’imposizione da parte dei Comuni per le macchine da cantiere bensì regolamenta il solo marchio di fabbrica. Pertanto, qualora la raffigurazione esuli dall’individuare un segno distintivo rappresentato dal marchio di fabbrica troverà applicazione la norma sulla pubblicità di cui al Dlgs 507/1993.””