IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Ordinanza 5930 del 3/3/2020 – Distributori carburanti – Fascioni – Imponibilità

“Nella specie la CTR, motivando adeguatamente sul punto, ha rilevato che “il potere evocativo del colore del marchio di fabbrica è sintomatico del marchio pubblicizzato, indipendentemente dal fatto che anche altri marchi possano utilizzare lo stesso colore, atteso che l’identità della dimensione dell’impianto pubblicitario e il colore giallo dell’impianto consentono al fascione e alla pensilina di svolgere quella forma evocativa che è propria del messaggio pubblicitario. Nell’ipotesi in causa, il fascione è destinato contestualmente sia a reggere la pubblicità sia ad altre funzioni. In altri termini, occorre distinguere ciò che fa parte del mezzo pubblicitario da ciò che non ne fa parte. Sicuramente, nel caso di specie, ne fa parte tutto ciò che collega graficamente il mezzo al messaggio, in riferimento alle dimensioni, alle caratteristiche del colore giallo utilizzato, alla funzione grafica del logo aziendale esposto.”

BREVE RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

 

COSAP – Verbale PM – Annullamento – Accertamento canone – Vigenza

“l’annullamento del verbale avente ad oggetto una violazione al codice della strada riguarda i suoi effetti all’interno del procedimento finalizzato all’irrogazione della sanzione correlata a siffatta violazione, ma non priva il verbale della sua efficacia come documento attestante le operazioni poste in essere dai verbalizzanti.”

 

TARI – Mancata erogazione servizio – Rimborso dovuto – CTP Roma – Sentenza 1672 del 10/2/2020

“Alla luce dei suddetti principi di diritto, questo Collegio ritiene che, nel caso di specie, sussistono tutti i presupposti richiesti dalla legge per far sorgere il diritto al rimborso, volto a indennizzare il contribuente dei danni derivanti dalla mancata erogazione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta (cd. PAP), mai effettivamente erogato. L’odierna ricorrente, infatti, si è vista costretta a provvedere autonomamente a raggiungere il più vicino punto di raccolta dei rifiuti, ossia i cassonetti su strada, distanti ben oltre quattro chilometri dal luogo di esercizio dell’attività di ristorazione da essa svolta. Ne deriva che, nel caso di specie, trova piena applicazione l’art. 1, comma 657, della Legge n. 147/2013, che prevede una riduzione del 60% dell’imposta dovuta, atteso che l’immobile della società ricorrente insiste in una zona in cui non è effettuata la raccolta e che il più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita dista oltre quattro chilometri dal luogo in cui essa svolge la propria attività. “

TOSAP – Cassazione – Ordinanza 2653 del 5/2/2020 – Opera pubblica – Esenzione – Condizioni

“L’esenzione prevista in favore del Comune dall’art. 49, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 507 del 1993 in ragione del carattere eccezionale delle norme di agevolazione tributaria non può trovare applicazione al di là degli stretti confini stabiliti dalla disposizione nella identificazione dei soggetti destinatari (sicché, come ha avuto modo di rilevare questa Corte, tale esenzione nemmeno può essere applicata in favore di una società partecipata dal Comune, quand’anche operante come società in house providing: v. Cass. n. 25300 del 2017