PUBBLICITA’ – Definizione di insegna d’esercizio – Consiglio di Stato – Sentenza 4867 del 23/10/2017

” …la definizione di “insegna commerciale” si rinviene nell’art.47 comma 1 del DPR 495 del 1992 secondo cui: “1. Si definisce “insegna di esercizio” la scritta in caratteri alfanumerici, completata eventualmente da simboli e da marchi, realizzata e supportata con materiali di qualsiasi natura, installata nella sede dell’attività a cui si riferisce o nelle pertinenze accessorie alla stessa.”. Per parte sua l’art. 2 bis comma 6 del DL n. 13 del 2002 ( convertito in L. n. 75 del 2002) nel rinviare alla disposizione ora citata aggiunge che l’insegna propriamente detta deve avere “ ..la funzione di indicare al pubblico il luogo di svolgimento dell’attività economica.”

CONFORMI:

 

TRIBUTI LOCALI – Cassazione – SS.UU. – Sentenza n.24965 del 23/10/2017 – Ingiunzione fiscale – Giurisdizione

“La giurisprudenza di questa Corte, in ordine al riparto di giurisdizione, ha affermato che: 1) le cause concernenti il titolo esecutivo, in relazione al diritto di procedere ad esecuzione forzata tributaria, si propongono davanti al giudice tributario (art. 2, secondo periodo del comma 1 del d.lgs. n. 546 del 1992; art. 9, secondo comma, cod. proc. civ.); 2) le opposizioni all’esecuzione di cui all’art. 615 cod. proc. civ. concernenti la pignorabilità dei beni si propongono davanti al giudice ordinario (art. 9, secondo comma, cod. proc. civ.); 3) le opposizioni agli atti esecutivi di cui all’art. 617 cod. proc. civ., ove siano diverse da quelle concernenti la regolarità formale e la notificazione del titolo esecutivo, si propongono al giudice ordinario (art. 9, secondo comma, cod. proc. civ.); 4) le opposizioni di terzo all’esecuzione di cui all’art. 619 cod. proc. civ. si propongono al giudice ordinario (art. 58 del d.lgs. n. 546 del 1992; art. 9, secondo comma, cod. proc. civ.). (ex plurimis, Cass. n. 18505 del 2013) Rimane tuttavia aperto il problema dell’individuazione del giudice davanti al quale proporre l’opposizione al precetto ove questa concerna la regolarità formale o la notificazione del titolo esecutivo e, in particolare, ove il contribuente, di fronte all’atto di precetto, Ric. 2016 n. 18372 sez. SU – ud. 26-09-2017 -4- deduca (come nella specie) di non avere mai ricevuto in precedenza la notificazione del titolo esecutivo.”

Illustrazione Vettori di Vecteezy

COSAP – Occupazione abusiva – Rilievo agente accertatore – Valore probatorio – Tribunale FR – Sentenza 1205 del 12/10/2017

“Al riguardo *** srl , che sul piano dell’onere della prova ha la posizione di attore in senso sostanziale, ha documentato che la misurazione venne effettuata da un proprio addetto e quest’ultimo, nell’effettuare i rilievi sul cantiere, esercitava un potere pubblico certificativo, derivante dalla devoluzione effettuata dal Comune di Frosinone con la concessione dianzi richiamata.

Ne consegue che il valore probatorio di tale accertamento non può ritenersi adeguatamente contestato con la mera produzione di una perizia descrittiva redatta da personale **** (che peraltro indica un’occupazione complessiva di mq 300 , di cui mq 120 sul tratto piazza Fiume e mq 180 sul tratto sito su via Po ,rispetto all’estensione del cantiere rilevata dall’ opposta in 200 mq ).”

CONFORME:

Quanto alla prova dei presupposti fattuali per la determinazione della misura del dovuto deve osservarsi che il verbale di accertamento avversato costituisce atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 c.c, dotato, dunque, con riguardo ai dati direttamente appresi dai tecnici I. mediante sopralluogo sui cantieri e recepiti nel verbale avversato, dell’efficacia di prova legale fino a querela di falso secondo il disposto dell’art. 2700 c.c..

Quanto sopra consente di concludere che l’addetto I. che verificava e certificava la presenza del cantiere e le relative misure (come da schede di rilevazione del 25.11.2014, all.i nn. 9 e 10 alla comparsa di costituzione di I. s.r.l.), presupposti del potere si esazione del canone e sanzionatorio dell’abusiva occupazione poi riscontrata dalla I., esercitava un potere pubblico certificativo. Sicché i dati dimensionali del cantiere recepiti nel verbale di accertamento non sono revocabili in dubbio stante la mancata elevazione di querela di falso.”

TOSAP/COSAP – Tar Ve – Sentenza n.897 del 9/10/2017 – Dehor su suolo con servitù – Giurisdizione ordinaria

“Deve, invero, ritenersi che qualora un condominio o i proprietari di un immobile soggetto a servitù di uso pubblico reagiscano avverso gli atti amministrativi con i quali il Comune ha concesso a terzi l’uso particolare ed eccezionale di una porzione di detto immobile, essi instaurano una controversia diretta all’accertamento e alla tutela del proprio diritto dominicale, come tale rientrante nella giurisdizione del giudice ordinario…”