Risultati della ricerca per: Canone unico

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Permesso di costruire – Non necessita – Consiglio di Stato – Sentenza 236 del 19/1/2017

Gli interessi legati all’assetto urbanistico, pertanto, devono essere perseguiti dal Comune non attraverso la duplicazione dei titoli autorizzatori, ma vanno, al contrario, valutati, nel rispetto del principio di semplificazione e unicità del procedimento amministrativo, all’interno del procedimento di rilascio dell’autorizzazione prevista dall’art. 23, comma 4, codice della strada, con la conseguenza che quest’ultima autorizzazione dovrà essere negata nel caso in cui l’installazione risulti incompatibile con le esigenze urbanistico-edilizie.

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CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Volantinaggio – Scia – Non necessaria – Regolamento – Non può comprimere libertà iniziative economiche – Tar Piemonte – Sentenza 708 del 8/6/2017

L’amministrazione comunale non dispone di poteri autorizzatori relativi all’attività di distribuzione di materiale pubblicitario. Si tratta infatti di un’attività essenzialmente libera, come la generalità dei servizi resi da privati (v. art. 10 del Dlgs. 26 marzo 2010 n. 59), e tutelata dalle norme che proteggono e favoriscono l’iniziativa economica (v. art. 1 del DL 24 gennaio 2012 n. 1). Gli obblighi imposti dal Comune sono quindi illegittimi per contrasto con i principi della liberalizzazione economica ormai codificati anche nell’ordinamento interno.

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CANONE UNICO – Suolo pubblico – Diniego subentro occupazione – Legittimità – Rinnovo o voltura non obbligatori – Consiglio di Stato – Sentenza 2910 del 14/6/2017

Sull’esigenza di assicurare traffico e circolazione pedonale: si tratta di una valutazione che non risulta macroscopicamente irragionevole, illogica, arbitraria o viziata da travisamento di fatti e come tale si sottrae al sindacato di legittimità. La risalenza dell’originaria concessione di occupazione di suolo pubblico non fonda di per sé alcun legittimo affidamento circa il suo rinnovo o voltura.

 

CANONE UNICO – OSAP – Connessione tra concessione suolo e altri titoli – Consiglio di Stato – Sentenza 5393 del 21/11/2017

La stretta interconnessione tra le autorizzazioni di natura diversa concernenti l’esercizio del commercio, quali quella per l’occupazione del suolo pubblico e quella per l’intervento edilizio relativo all’installazione di un manufatto, non viene meno per il solo fatto che tali titoli siano autonomi o che possano essere rilasciati in tempi diversi, con la conseguenza che il venir meno di uno di tali titoli rende privo di funzione e, quindi, di efficacia anche gli altri.

CANONE UNICO – PUBBLICITA’ – Mezzi di modeste dimensioni – Necessita autorizzazione – Cassazione – Ordinanza 26346 del 7/11/2017

“Dal complessivo sistema normativo si evince, pertanto, che l’impatto visivo e le potenzialità di disturbo delle insegne, in considerazione delle loro caratteristiche (dimensioni, luminosità, intermittenza, rifrangenza, ecc.) e della correlazione con il luogo e le eventuali installazioni contigue (centro abitato, periferia dello stesso, suburbio, insegne viciniori od assenza di esse, ecc.) devono essere previamente valutate dall’ente proprietario della strada o dal Comune, onde adempiere alla funzione loro demandata della tutela della sicurezza della circolazione (Cass., Sez. 2, n. 4683 del 26 febbraio 2009, Rv. 606766 – 01)”

Massime di giurisprudenza – Cartelli pubblicitari – Installazione non autorizzata – Interpretazione dell’art.23, c. 4, c. s. come norma di genere

(Cass. Civ., sez. II, 26 febbraio 2009, n. 4683)
L’art. 23, comma 4, cod. strada nell’assoggettare ad autorizzazione “la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse”, va interpretato come una norma di genere nella quale la dizione altri mezzi pubblicitari” sussume gli oggetti elencati al comma 1 e cioè le insegne, i manifesti, gli impianti di pubblicità o propaganda, i segni orizzontali reclamistici, le sorgenti luminose che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne attenzione; ne consegue che va considerata come sottoposta all’obbligo di autorizzazione, con relativa sanzione, anche l’apposizione di un’insegna commerciale (nella specie di metri lineari 2.50 x 0.60 sulla parte frontale di un edificio).