2021

Per la diffusione di messaggi pubblicitari lo Stato e gli Enti territoriali sono assoggettati al nuovo canone unico patrimoniale di Tommaso Ventre*

di Tommaso Ventre

https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/per-diffusione-messaggi-pubblicitari-stato-e-enti-territoriali-sono-assoggettati-nuovo-canone-unico-patrimoniale-AEawkvO

L’imprecisa definizione e circoscrizione del presupposto impositivo per le componenti pubblicitarie confrontata con il mutato regime delle esenzioni disposte per legge evidenzia il mutamento del quadro normativo e solleva il problema dell’assoggettamento al prelievo della pubblicità effettuata dallo Stato e dagli Enti territoriali

CANONE UNICO – Legittimo il sollecito all’Ente per l’approvazione del Regolamento – TAR CT – Sentenza 839 del 16/3/2021

L’istanza di cui trattasi è stata formulata in quanto la ricorrente ritiene di poter trarre beneficio dall’applicazione del regolamento di cui all’art. 1, commi 816 e seguenti, della legge n. 160/2019. L’istanza della ricorrente, come risulta da quanto esposto, non appare manifestamente infondata, poiché la menzionata normativa di rango primario impone effettivamente ai Comuni di adottare gli atti di natura regolamentare idonei a disciplinare il canone di cui si è detto. Ne consegue che l’Amministrazione intimata avrebbe dovuto certamente riscontrare la richiesta della società.

ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE – Notifica – Scissione dei termini – Prescrizione e decadenza – CTR Campania Salerno – Sentenze 1334 del 10/5/2021 e 4524 del 28/5/2021

Ringraziamo l’Avvocato Giovanni Nardone per le preziose segnalazioni.

Con due pronunce, rese da differenti Sezioni, la CTR Campania – Salerno, accoglie le tesi dell’Ente impositore in ordine alla scissione dei termini di notifica ai fini della declaratoria di decadenza dal potere impositivo. Per i giudici campani rileva, ai fini del computo, la data di consegna materiale del plico al servizio postale a nulla rilevando che la consegna al destinatario sia in ipotesi avvenuta successivamente.

FINANZA PUBBLICA, CORTE CONTI: ACCRESCERE IL TASSO DI SVILUPPO E RIDURRE GRADUALMENTE IL DEBITO

https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/ComunicatiStampa/DettaglioComunicati?Id=555e5138-4250-4a2e-ba74-f9ecf548fe29

 

Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno reso pubblico il Rapporto 2021 sul coordinamento della finanza pubblica. Il documento riprende i principali temi di finanza pubblica, con un’attenzione ai settori più coinvolti dalla crisi emergenziale e dalle misure adottate dal Governo per farvi fronte, approfondendo gli aspetti relativi a: andamenti e prospettive dell’economia e della finanza pubblica, con particolare attenzione per la dinamica del debito; alla politica fiscale con il dibattito sulla riforma dell’Irpef, su possibili revisioni della tassazione indiretta, riscossione e misure per incentivare l’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, alla spesa e alle politiche sociali, sui risultati delle misure a sostegno delle imprese e delle scelte di investimento delle amministrazioni territoriali, anche in chiave “green”, come previsto dal PNRR.

Per la Corte “le prospettive di breve e medio termine delineate nel DEF appaiono alla portata del nostro Paese”: infatti, dopo la marcata caduta accusata dall’economia italiana, passata dal +0,3 % di crescita del PIL nel 2019 al – 8,9 % del 2020, le stime del Documento di economia e finanza presentato ad aprile prevedono per l’anno in corso un aumento del 4,5% del PIL con un recupero di quasi la metà del terreno perduto. “La scommessa implicita è sulla crescita potenziale”, scrive la magistratura contabile, che potrà essere significativamente innalzata grazie ai programmati investimenti pubblici, ma che non sarebbe solida e duratura se non facesse leva sul ritorno vigoroso delle iniziative imprenditoriali; infatti, “i dati mostrano che ampi spazi di recupero vi sono anche per gli investimenti privati” grazie agli stimoli del PNRR. Vanno, al riguardo, superate le fragilità che caratterizzano la nostra economia con le attese riforme strutturali e la capacità di fare nuovi investimenti all’insegna della sostenibilità infrastrutturale ed ambientale.

 

IMU – Leasing – Risoluzione anticipata – Spetta al proprietario – CTP PC – Sentenza 82 del 27/5/2021

La tesi “contrattuale” è da ritenersi condivisibile anche in questa sede… si osserva, come, perfezionatasi la risoluzione, e venuto meno un titolo che legittimi il conduttore alla detenzione del bene, il diritto di “proprietà” si espande nel pieno delle sue funzionalità, potendo lo stesso bene essere liberamente “ceduto” a terzi…

Ringraziamo l’Avvocato Giorgio Mangiaracina