2018

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TOSAP – Cassazione – Sentenza 27166 del 16/11/2011 – Tributo in “autoliquidazione” – Adempimenti a carico del contribuente

Il principio generale, secondo cui la tassa è collegata alla superficie effettivamente occupata ed alla durata in concreto della occupazione medesima, presuppone l’adempimento da parte del destinatario della autorizzazione degli obblighi posti direttamente a suo carico dalla legge, nella specie la denuncia ed il contestuale pagamento della tassa, in sostanza una “autoliquidazione” del tributo da parte dell’esecutore della occupazione sulla base dei dati in suo possesso (ed oggetto di denuncia) sulle opere effettuate, sullo spazio occupato e sui tempi di esecuzione.

In tal caso, l’onere della prova di minore o diversa utilizzazione della autorizzazione e la difformità in concreto tra la pretesa fiscale e la occupazione effettivamente eseguita ricade sul contribuente (v. Cass. n. 10263 del 2005). Prova che non può certo consistere in illazioni presuntive sulla congruenza o meno di detta pretesa, ma in attestazioni di fatti e dati concreti ed effettivi.

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IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Sentenza n.17 del 18/1/2011 – Mega schermo – Modalità di applicazione – Rileva la disponibilità

In primo luogo, così come insegna la Suprema Corte, il vero oggetto dell’imposta di pubblicità non è la concreta utilizzazione del mezzo pubblicitario, bensì la semplice “disponibilità” dello stesso, indipendentemente dalla concreta trasmissione dei messaggi pubblicitari. In termini, sentenza Cassazione 1 settembre 2004, n. 17.614. Ancora: l’art. 7 comma 1, D.Lgs. 507/1993 quando regola la quantità del contenuto dell’imposta, assume come parametro per la sua determinazione la “superficie della figura geometrica in cui è circoscritto il mezzo pubblicitario”, indipendentemente dal numero dei messaggi che trasmette.

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IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Sentenza 23572 del 6/11/2009 – Violazioni ultra annuali – Ripetibilità sanzione

anche in tema di imposta di pubblicità, il D.Lgs. n. 507 del 1993, prevede che “la dichiarazione della pubblicità annuale ha effetto anche per gli anni successivi, purchè non si verifichino modificazioni degli elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta”.
L’annualità dell’imposta è ribadita da Cass. n. 4399/2008, n. 1915/2007, n. 552/2007.
Sussistono pertanto analoga impostazione normativa e analoga ratio legis che impongono di addivenire alla medesima ricostruzione interpretativa.
Nè dal superiore principio della ultrattività della dichiarazione per gli anni successivi (salve le superiori mutazioni dello stato di fatto) potrebbe dedursi la conseguenza della sussistenza di una sola violazione iniziale, in caso di omessa dichiarazione protrattasi per più anni, atteso che la situazione di chi presenta regolarmente la dichiarazione non è certo simmetrica a quella di chi non la presenta, come nel caso in ispecie, del tutto.

 

IMPOSTA PUBBLICITA’ – Cassazione – Sentenza 22572 del 8/9/2008 – Targa professionale – Esenzione – Non spetta

“…la targa professionale assolve il compito di rendere pubblico l’esercizio dell’attività svolta in quel luogo, e questo concetto è da ritenersi compreso nella previsione del D.Lgs 15 novembre 1993, n. 507, art. 5, che considera rilevanti i messaggi diffusi nell’esercizio di un’attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi, ovvero finalizzati a migliorare l’immagine del soggetto pubblicizzato…”

IMPOSTA PUBBLICITA’ – CTR Lombardia – Sentenza 83/30 del 16/10/2006 – Solidarietà passiva – Coobligato

Degna di condivisione è l’osservazione di parte appellante sulla posizione della società xxxxx  srl che espone i cartelli con tale dicitura traendo vantaggi diretti dalla diffusione del marchio e delle vendite ad esso correlate.  La società , coobbligata in solido , avrà la via della, rivalsa nei confronti  della società tedesca per quanto pagato in Italia a titolo di pubblicità.