2017

RISCOSSIONE COATTIVA – Ingiunzione Fiscale – Non necessita congrua motivazione – Cassazione – Sentenza 8553 del 29/4/2016

Congrua motivazione della pretesa tributaria – Non necessita trattandosi di atto preceduto da accertamenti – Sufficienza del richiamo agli accertamenti notificati – Difformità tra importi indicati nell’ingiunzione e quelli riportati negli accertamenti – Legittimità in ragione degli interessi ulteriormente maturati e del venir meno del beneficio della riduzione delle sanzioni.

TARSU – Cassazione – Sentenza 7916 del 20/4/2016 – Aree di sosta – E’ dovuta

La Suprema Corte torna oggi sulla vexata quaestio della debenza del tributo sui rifiuti per le aree destinate alla sosta dei veicoli. I giudici, in assenza di espresse ed esplicite previsioni esonerative contenute nell’atto di convenzione sottoscritto tra le parti, confermano la legittimità dell’imposizione. Di particolare interesse inoltre anche l’assimilazione, invece, della Tosap al canone già dovuto dall’ affidatario in forza dell’atto convenzionale. In buona sostanza la Cassazione riporta, sulla scorta di precedenti pronunciamenti, alla tassatività delle indicazioni contenute nei provvedimenti di affidamento delle aree.

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TOSAP/COSAP – Commissione Tributaria Regionale Emilia Romagna – Sez.4 – Sentenza n. 224 del 29/1/2016 – Aziende erogatrici di servizi pubblici – Soggetto passivo

Con riferimento al difetto di soggettività passiva, anche tale eccezione è infondata ed il rilievo è stato correttamente colto dal primo Giudice. Il titolare della concessione per la gestione delle reti idriche integrate è di fatto H. s.p.a. avendone ricevuto l’affidamento da parte di U. s.p.a. con il contratto di affitto d’azienda nel quale è affermato a pag. 2, punto IV che H. ” è titolare delle concessioni/affidamenti diretti per lo svolgimento dei servizi pubblici afferenti il ciclo idrico integrato nei comuni di […] Longiano[ …]”.
La titolarità della concessione, pertanto, è stata attribuita direttamente alla contribuente da parte dell’U. R. s.p.a. che in qualità di proprietaria degli impianti e delle reti (pag. 2 punto III del contratto) li ha concessi alla contribuente. Nella descritta fattispecie trova perfetta aderenza il disposto dell’art. 39, d.lgs. n. 507/1993 secondo cui – come riportato dalla stessa appellante – “la tassa è dovuta [ …] dal titolare dell’atto di concessione o di autorizzazione [ …]”.