cosap

COSAP – Cassazione – Ordinanza 2552 del 2/2/2018 – Giurisdizione – Del giudice ordinario

” Le S.U. di questa Corte, con sentenza n. 21950 del 2015, hanno chiarito, infatti, che: “Le controversie relative ai canoni per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, perché l’obbligo di pagamento di un canone per l’utilizzazione del suolo pubblico non ha natura tributaria, esulando dalla doverosità della prestazione e dal collegamento di questa alla pubblica spesa” (Cass. n. 1267 del 2003; Cass. n. 14864 del 2006; Cass. n. 28161 del 2008). “

CONFORMI:

#entratelocali #tributilocali #dirittotributario #dirittoamministrativo

TOSAP – Cassonetti rifiuti – Esenzione – Non applicabile – Cassazione – Ordinanza 2312 del 30/1/2018

Torna, la Suprema Corte, ad esprimersi ancora una volta sulle invocate esenzioni ai fini Tosap per occupazioni realizzate con cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Riconfermando l’univoco orientamento già espresso in numerose occasioni, la VI Sezione ribadisce la debenza del tributo in assenza dei requisiti previsti dall’art. 49 del D.Lgs. 507/93.

 

Civile Ord. Sez. 6 Num. 2312 Anno 2018

Questa Corte ha già avuto occasione di recente di affermare, in controversia analoga tra le stesse parti riferita all’anno d’imposta 2004 (cfr. Cass. sez. 5, 12 maggio 2017, n. 11883) la correttezza di detta statuizione, in ragione del fatto che il demanio comunale non costituisce oggetto dell’intervento appaltato ed in quanto «l’occupazione effettuata dalla società con gli impianti adibiti al servizio in questione non rientra neppure nell’ipotesi di cui all’art. 49, lett. e) del d. lgs. n. 507/1993», norma di stretta interpretazione, «che subordina l’esenzione dal tributo al caso in cui sia prevista la devoluzione gratuita di detti impianti al Comune al termine del rapporto concessorio» (in termini analoghi cfr. Cass. sez. 5, 11 giugno 2004, n. 11175), ipotesi pacificamente non ricorrente nella fattispecie in esame.
D’altronde, la dedotta mancanza di un interesse economico della ricorrente in ragione della destinazione a pubblico servizio non è compatibile con la natura lucrativa dell’attività d’impresa svolta dalla ricorrente medesima.
Ne consegue la legittimità della decisione impugnata che, in conformità ai precedenti di questa Corte richiamati dalla CTR (Cass. sez. 5, 29 luglio 2009, n. 17591; Cass. sez. 5, 21 giugno 2004, n. 11553; Cass. sez. 5, 12 gennaio 2004, n. 238; cfr. anche, più di recente, Cass. sez. 5, 27 settembre 2017, n. 22490), ha inteso il concetto di occupazione quale presupposto del tributo in esame in senso oggettivo, implicante il solo fatto della relazione materiale instaurata con la cosa, prescindendo, quindi, oltre che dal contenuto, dal titolo stesso che eventualmente ne disciplini l’utilizzazione.

#entratelocali #tributilocali #dirittotributario #dirittoamministrativo

COSAP – MEF – Comunicato – 11/1/2018 – Regolamenti e tariffe – Obbligo trasmissione – Abolizione dal 2018

Delibere tariffarie e regolamenti in materia di COSAP

In merito alla trasmissione da parte dei Comuni delle delibere e dei regolamenti adottati in materia di tributi locali, si comunica che, a decorrere dall’anno d’imposta 2018, nell’ambito del servizio “Normativa tributi enti locali” è stato eliminato dalla sezione “Gestione altri tributi comunali” il tipo tributo “COSAP”.

I regolamenti e le delibere tariffarie in materia di COSAP, infatti, avendo ad oggetto un’entrata di natura non tributaria, non rientrano nel novero degli atti per i quali, ai sensi del combinato disposto dell’art. 52, comma 2, del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, e dell’art. 13, comma 15, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è prevista la trasmissione al Ministero dell’economia e delle finanze.

CANONE UNICO – OSAP – Connessione tra concessione suolo e altri titoli – Consiglio di Stato – Sentenza 5393 del 21/11/2017

La stretta interconnessione tra le autorizzazioni di natura diversa concernenti l’esercizio del commercio, quali quella per l’occupazione del suolo pubblico e quella per l’intervento edilizio relativo all’installazione di un manufatto, non viene meno per il solo fatto che tali titoli siano autonomi o che possano essere rilasciati in tempi diversi, con la conseguenza che il venir meno di uno di tali titoli rende privo di funzione e, quindi, di efficacia anche gli altri.

Illustrazione Vettori di Vecteezy

COSAP – Occupazione abusiva – Rilievo agente accertatore – Valore probatorio – Tribunale FR – Sentenza 1205 del 12/10/2017

“Al riguardo *** srl , che sul piano dell’onere della prova ha la posizione di attore in senso sostanziale, ha documentato che la misurazione venne effettuata da un proprio addetto e quest’ultimo, nell’effettuare i rilievi sul cantiere, esercitava un potere pubblico certificativo, derivante dalla devoluzione effettuata dal Comune di Frosinone con la concessione dianzi richiamata.

Ne consegue che il valore probatorio di tale accertamento non può ritenersi adeguatamente contestato con la mera produzione di una perizia descrittiva redatta da personale **** (che peraltro indica un’occupazione complessiva di mq 300 , di cui mq 120 sul tratto piazza Fiume e mq 180 sul tratto sito su via Po ,rispetto all’estensione del cantiere rilevata dall’ opposta in 200 mq ).”

CONFORME:

Quanto alla prova dei presupposti fattuali per la determinazione della misura del dovuto deve osservarsi che il verbale di accertamento avversato costituisce atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 c.c, dotato, dunque, con riguardo ai dati direttamente appresi dai tecnici I. mediante sopralluogo sui cantieri e recepiti nel verbale avversato, dell’efficacia di prova legale fino a querela di falso secondo il disposto dell’art. 2700 c.c..

Quanto sopra consente di concludere che l’addetto I. che verificava e certificava la presenza del cantiere e le relative misure (come da schede di rilevazione del 25.11.2014, all.i nn. 9 e 10 alla comparsa di costituzione di I. s.r.l.), presupposti del potere si esazione del canone e sanzionatorio dell’abusiva occupazione poi riscontrata dalla I., esercitava un potere pubblico certificativo. Sicché i dati dimensionali del cantiere recepiti nel verbale di accertamento non sono revocabili in dubbio stante la mancata elevazione di querela di falso.”